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LE MIE FOTO DEL 2011
San Galgano e' una piccola localita' situata a circa 30 km a ovest di Siena tra Monticiano e Chiusdino, in una terra ricca di bellezze naturali. L' Abbazia di S. Galgano e la Cappella di Montesiepi ( dove si trova la "Spada nella roccia") sono i due complessi monumentali della zona, famosi nel mondo.
Galgano Guidotti nacque nel 1148 a Chiusdino (Siena) e visse in quel Medioevo pieno di soprusi e violenze, segno di forza e dominio. Quindi anche Galgano, come gli altri cavalieri, era prepotente e fiero di quella sua giovinezza. Con il tempo, si rese conto pero' della inutilita' del suo modo di vivere e quindi di non avere uno scopo nella vita. Decise cosi' di cambiare e per questo si ritiro' sulla collina di Montesiepi, poco distante da Monticiano. Disgustato dalla vita che aveva condotto fino ad allora, divenne eremita e penitente, cercando quella pace che gli consentisse la contemplazione di Dio. Come segno di rinuncia ad ogni tipo di violenza, conficco' la sua spada in una roccia, usandola come croce davanti alla quale pregare. Era il 1180. Galgano mori' il 3 dicembre 1181 e nel 1185 fu dichiarato Santo.
Nel 1218 iniziarono i lavori di costruzione dell' Abbazia, che fu terminata nel 1262. Nel 1288 l' Abbazia veniva consacrata.
Durante il corso degli anni, vari eventi determinarono le sorti dell' Abbazia, quali peste, carestia, fu saccheggiata, privata della copertura in piombo, finche' crollarono le rimanenti parti della copertura, ed un fulmine si abbatte' sul campanile, devastandolo. Nel 1789, l' Abbazia venne sconsacrata e trasformata in fattoria. Da allora vennero fatti vari tentativi di restauro, ma solo nel 1926 fu fatto quello determinante per preservare cio' che rimaneva della struttura originaria.
Piu' fortunata e' invece la storia dell' eremo di Montesiepi, dove, al centro della rotonda, si trova il masso in cui Galgano infisse la spada. Nel 1340 venne aggiunto all' edificio originario un edificio rettangolare affrescato da Ambrogio Lorenzetti, le cui pitture sono arrivate fino ad oggi grazie ai restauri del 1966.